Basta un Oscar per un Sì
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Sono bastati 6 minuti, con un compenso di 200 mila euro versati dalla Rai, aggiunti alla replica di un vecchio show del 2012 di Roberto Benigni, “La più bella del mondo”, a favore del Sì al Referendum Costituzionale del 4 dicembre, per scatenare polemiche e grande imbarazzo tra i vertici della Rai. Per 33 mila euro al minuto, roba da fare venire i brividi, l’attore premio Oscar per “La vita è bella”, ha cambiato alcuni riferimenti di quattro anni, appoggiando appieno la Costituzione, per affermare che si può ritoccare secondo quanto previsto dall’art. 138, cancellando con un colpo di spugna la decisione dei padri fondatori di dare ai cittadini italiani diritti e doveri.
“Io voterò sì al referendum. Si ottengono obiettivi che aspettiamo da decenni come quello di superare il bicameralismo perfetto. Ma capisco e rispetto le ragioni di coloro che scelgono il no”
Le accuse ricadono sulla presidente Rai, Monica Maggione, perché, come tale, deve assumere le difese del servizio pubblico nonostante sia stata messa al vertice grazie a norme incostituzionali. Matteo Renzi, anticipando il Referendum Day, con il motto: “Basta un Sì”, ha fatto piazza pulita di giornalisti Rai, come Bianca Berlinguer, direttrice del TG3, perché vuole gli italiani ignoranti e creduloni sotto le sue furberie politiche.
La puntata è stata trasmessa lo scorso 2 giugno in prima serata, giornata dedicata alla Festa della Repubblica, non riuscendo a replicare il grande successo del 2012, toccando uno share del 43 %, circa 12 milioni di telespettatori.
Roberto Benigni non ha ancora replicato alle accuse che lo vedono complice alla Corte del Presidente del Consiglio. E semmai lo farà, con il sorriso sulle labbra e la mano in tasca, ci dirà che ha dato tutto in beneficienza, a svantaggio di chi paga onestamente le tasse ed è deciso a votare per il No.